Verifiche di fine capitolo

 P. 362

1.

a) Vero
b) Falso
c) Vero
d) Falso
e) Vero

2.

A) Stateways
B) Il complesso dei meccanismi con cui la società costringe gli individui ad attenersi alle norme socialmente accettate
C) La tendenza all'innovazione

3.

A) Istituzioni totali 
B) Ruolo
C) Trasposizione delle mete

4.

A) Conflittualità intra-ruolo
B) Conflittualità inter-ruolo

5.

Robert Merton, sociologo statunitense vissuto nel XX secolo, propose una distinzione all'interno delle funzioni ricoperte da un'istituzione, distinguendole tra funzioni manifeste e funzioni latenti.  Le funzioni manifeste sono quelle pubblicamente dichiarate, ovvero, per fare un esempio, nel caso della danza della pioggia, la funzione manifesta è quella di provocare la pioggia. Le funzioni latenti sono invece quelle che, anche non essendo espressamente dichiarate, vengono comunque svolte dall'istituzione. Riprendendo l'esempio della danza della pioggia, la funzione latente potrebbe essere quella di consolidare i legami all'interno del gruppo e rafforzare l'identità sociale.

6.

Secondo Michel Foucault, filosofo e sociologo Francese, con la nascita del nuovo sistema penitenziario si assiste ad una nuova impostazione mentale legata alle modalità di punizione dei criminali, non più vista come una vendetta del sistema contro gli oppositori e quindi improntata sulla violenza come metodo di espiazione delle colpe, ma con il nuovo scopo di disciplinare i rei, attraverso il controllo e la sorveglianza del detenuto, in modo che possa in futuro essere reinserito nella società. Per questo motivo, anche la struttura architettonica del carcere deve essere costruita in modo da poter garantire un continuo controllo del detenuto; Foucault vedeva l'esemplificazione di questa struttura nel "Panopticon", progetto elaborato da u filosofo inglese, che non è però mai stato realizzato. Il compito di controllo e sorveglianza continui oggi viene svolto grazie alle "stazioni di guardia" presenti nelle istituzioni penitenziarie.   



P. 392

1.

A) "Colletti bianchi" è il termine con cui Charles Wright Mills si riferisce alla classe media americana nella sua omonima opera del 1951

B) Il termine "povertà relativa" fa riferimento all'impossibilità di raggiungere quelle condizioni di vita ritenute essenziali o abituali in una determinata società.

C) Vero

D) Vero

E) Vero


2.

A) La condizione economica, l'orientamento politico e lo stile di vita (D)

B) Eterogeneità (A)

C) Ritualismo (C)


3.

A) Anomia

B) Linea di povertà 

C) Subcultura


4.

A) 

B) Secondo la Labelling Theory esistono due tipi di devianza: la devianza primaria, ovvero quella che viene compiuta prima del processo di etichettamento, e la devianza secondaria, ovvero portata in atto in seguito e a causa proprio del processo di etichettamento. Infatti, venendo definito e riconosciuto come "deviante" dal resto della società, l'individuo inizia a riconoscersi nel profilo del deviante e svilupperà abitudini, convinzioni e valori che rafforzeranno la condotta deviante.  


5.

Dai rapporti ISTAT sulla povertà in Italia nell'anno 2019 si nota come il 6,4% (in abbassamento dal 7,0% nel 2018) della popolazione italiana vive in condizioni di povertà assoluta, ovvero in completa mancanza delle risorse necessarie per sopravvivere, quali, per esempio cibo, vestiario o un'abitazione. La percentuale raggiunge l'8,6% nel Meridione, mentre rimane sotto il 6% al Nord (5,8%) e scende ulteriormente nel centro (4,5%). Essa raggiunge però uno sconcertante 26,9% tra i cittadini stranieri residenti in Italia, mentre è "solo" del 5,9% tra gli italiani. Ciò sta a significare che una persona di origine straniera su quattro vive in Italia senza i mezzi necessari nemmeno per sopravvivere. 
Le famiglie in condizione di povertà relativa, ovvero prive delle risorse necessarie per raggiungere condizioni di vita considerate abituali o prevalenti all'interno della società di appartenenza, compongono l'11,4% del totale, il che corrisponde ad 8,8 milioni di persone, il 14,7% della popolazione totale dello stato. 
Da questi dati si evince dunque che in Italia una persona su 5 vive in condizioni di povertà. 

6. 

Con il termine "mobilità sociale" si fa riferimento al fenomeno attraverso il quale un individuo passa da una classe sociale all'altra, mutando la propria posizione all'interno del sistema. La mobilità sociale può configurarsi come mobilità ascendente (verso l'alto, quindi un miglioramento della posizione sociale) o discendente (verso il basso, dunque un peggioramento). 
La mobilità sociale si distingue inoltre in mobilità assoluta e mobilità relativa. La prima fa riferimento al numero totale di persone che passano da una classe sociale ad un'altra, mentre la seconda identifica il grado di uguaglianza delle possibilità di ciascuno all'interno della società di variare la propria posizione. Ed è proprio sulla mobilità relativa che bisogna concentrarsi quando si analizza la mobilità sociale in un determinato ambito sociale: la mobilità potrebbe essere elevata, ma limitata ad una particolare fascia della popolazione o a determinate posizioni sociali contigue.




























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