LE ISTITUZIONI

    LE ISTITUZIONI

- Modelli regolatori generali che guidano il comportamento
> Insieme di norme coordinate, radicate nell'esperienza quotidiana degli individui e capaci di regolare un ambito di vita
- Simboliche (matrimonio, famiglia, religione, linguaggio, scuola)


- "Insieme di norme sociali" > regole che prescrivono come comportarsi in determinati ambiti
    - William Sumner: 
            - stateways: norme giuridiche emanate dallo Stato, obbligatorie per tutti (cintura in macchina)
            - mores: "costumi", tramandate oralmente, forte spessore morale (fedeltà)
            - folkways: usanze e consuetudini prive di spessore morale (permesso per entrare stanza)
            > presenti in tutte le istituzioni


- Controllo sociale (rispettare regole definite) attraverso strumenti
        - Esteriori: sanzioni esplicitamente inflitte a condotte non conformi
        - Interiori: meccanismi con cui si cerca di promuovere il rispetto delle regole (incoraggiare)
    - Intensità controllo sociale = varia -> massima in istituzioni totali
             - Erving Goffman
            - Sistemi di norme in istituzioni in cui persone sono tagliate fuori dalla società per  
               considerevole periodo di tempo (carceri, manicomi)
            - Totali = impadronirsi di dimensioni esistenziali; limitano "normali" libertà
            > Identità degradata, vita sociale = staff (difendersi); ricerca spazi personali


- Status = posizione ricoperta da individuo
        - Ascritti: legati a condizioni indipendenti da volontà (padre, madre, giovane, anziano, ...)
        - Acquisiti: raggiunti studiando e maturando professionalità (idraulico, insegnante)
        - "Correlativo" = definito in rapporto ad altro status (medico / paziente) -> ruoli complementari

- Ruolo = aspettative di azioni legate a status
        - Pluralità (status, interazioni)
        > Conflittualità
                - inter-ruolo (conciliare ruoli)
                - intra-ruolo (in stesso ruolo) 


- Soggette a mutamento storico
    > Specializzazione > crescita complessità sociale (famiglia > preindustriale = economico, formativo,
                                       giuridico; procreativa)
    > Nuovi compiti > scuola (educativa, socializzazione, offerta attività)
    - Funzioni manifeste e latenti (Merton)
                    > colpite maggiormente funzioni latenti
    


> Simbolica tende ad oggettivarsi
    > Singola persona ~ sciamano (capacità divinatorie)
    > Strutture di ampie dimensioni = organizzazioni (insieme di persone che perseguono determinati obiettivi sociali con appositi metodi e strumenti)

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LA CONFLITTUALITÀ E LA STRATIFICAZIONE SOCIALE

> parlare di conflittualità sociale = cogliere natura sociale di aspetti e fattori che generano conflitto >  Emile Durkheim     > Il suicidio. Studio di Sociologia (1897)      >  anomia          =  stato di carenza normativa che si crea in una società quando si indebolisce la coesione                                    tra i membri         > favorisce  disgregazione morale + insorgere di comportamenti pericolosi         > società e non persone ->  contesti sociali                    > scaturisce da   rapidi / radicali mutamenti sociali                               > sociologia = riaffermare fondamentale coesione e unità organica del corpo  sociale   >  Peter Berger     > esperienza sociale quotidiana = esperienza di differenze              > persone sono diverse = diversa collocazione su ideale scala sociale basata su disposizione                                                                     di  mezzi economici, potere, prestigio sociale, c
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Verifiche di fine capitolo

 P. 362 1. a) Vero b) Falso c) Vero d) Falso e) Vero 2. A) Stateways B) Il complesso dei meccanismi con cui la società costringe gli individui ad attenersi alle norme socialmente accettate C) La tendenza all'innovazione 3. A) Istituzioni totali  B) Ruolo C) Trasposizione delle mete 4. A) Conflittualità intra-ruolo B) Conflittualità inter-ruolo 5. Robert Merton, sociologo statunitense vissuto nel XX secolo, propose una distinzione all'interno delle funzioni ricoperte da un'istituzione, distinguendole tra funzioni manifeste e funzioni latenti.  Le funzioni manifeste sono quelle pubblicamente dichiarate, ovvero, per fare un esempio, nel caso della danza della pioggia, la funzione manifesta è quella di provocare la pioggia. Le funzioni latenti sono invece quelle che, anche non essendo espressamente dichiarate, vengono comunque svolte dall'istituzione. Riprendendo l'esempio della danza della pioggia, la funzione latente potrebbe essere quella di consolidare i legami all&
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LA VALIDITÀ DELLA RICERCA

 > Validità     > degli strumenti          > se misura effettivamente e precisamente ciò che si intende rilevare         > è possibile che uno strumento fornisca   informazioni su altri aspetti  del fenomeno     > dei risultati          > se i risultati rispecchiano effettiva realtà delle cose         > validità interna               > conclusioni valide all'interno dell'ambito in cui è stata realizzata la ricerca             > necessaria condotta adeguata e corretta registrazione dei dati           > validità esterna               > risultati estendibili a situazioni diverse da quella rilevata             > difficile con esperimenti (situazione creata appositamente)
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